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PASSERANO MARMORITO, CASTELLO DI PASSERANO

a cura di Federica Sesia

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Immagini del castello.

 

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Passerano  Passerano


Epoca: l'imponente costruzione è costituita da più corpi, datati tra il secolo XIII e il XVII con parti che risalgono forse al XII.

Conservazione: la struttura appartiene alla famiglia dei conti Radicati. Il suo giardino, segnalato fra i giardini storici del Monferrato, ospita una ricca vegetazione. Accanto alla torre di accesso del Castello vi sono un edificio denominato "la Zecca", oggi sede della Biblioteca comunale. e una cappella d'impianto trecentesco.

Come arrivarci: Passerano è a circa 28 km da Asti.

  

Cenni storici.

Notizie relative all’abitato di Passerano risalgono all’incirca al 1164, quando con diploma imperiale Federica I Hohenstaufen lo confermò con altre località al marchese di Monferrato.

Nel 1277 i Cocconato acquistarono Passerano che rientrò così a far parte del consortile, detto anche dei Radicati, che questa famiglia legata ai marchesi del Monferrato stava costituendo sul territorio.

A quel periodo risale molto probabilmente l’edificazione della parte centrale del castello, a cui seguì poi l’ampliamento quattrocentesco.

Tra alterne vicende la situazione rimase sostanzialmente immutata fino al Cinquecento, quando le guerre di predominio tra Francia e Spagna coinvolsero anche questa piccola unità politica, che comunque aveva una sua importanza, tanto da ottenere con diploma imperiale di Carlo V il privilegio di battere moneta in oro e argento.

Le prime monete furono emesse a partire dal 1589 dalla Zecca di Passerano, edificio ancora esistente, ubicato alla sinistra della porta d’ingresso del recinto del castello.

La Signoria dei Coccolato, tuttavia, nell’ultima parte del Cinquecento, per le guerre e le pressioni politiche dei Savoia, iniziò ad indebolirsi e i suoi castelli posti più volte sotto assedio e distrutti: tra questi proprio quello di Passerano.

Nella seconda metà del Seicento il maniero venne restaurato: ad Alessandro Radicati si deve l’edificazione della zona a sud-ovest e l’adattamento di tutta l’ala, ma è solo nell’Ottocento che esso assume l’aspetto attuale.

Il castello sorge su un’area privilegiata che un tempo permetteva di controllare tutto il transito nella vallata e rappresentava la via più facile per collegare l’Astigiano con la pianura del Po nei pressi di Casalborgone. Tutta l’area presenta i resti dei bastioni e delle mura che un tempo difendevano la residenza signorile. Ancora oggi ne è visibile la porta medievale con le tracce del ponte levatoio.

Attraversata la porta si giunge al nucleo più antico del castello, costituito dalla tozza e imponente torre quadrata che fiancheggia l’ingresso della fortezza e la facciata meridionale della costruzione.

L’edificio è architettonicamente interessante per la complessa stratigrafia muraria ben leggibile, che testimonia gli interventi e gli ampliamenti avvenuti nel corso dei secoli, e ciò vale sia per gli esterni che per gli interni riccamente decorati, tra cui ricordiamo in particolare la sala principale con soffitto a cassettoni del Quattrocento, finemente intagliato e con gli stemmi di moltissimi casati artigiani.

     

Per saperne di più:

Siti internet: beniculturali.monferratoastigiano.it - www.astiantica.com - www.ilmonferrato.info

  

  

  

©2004-2015 Federica Sesia

 


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