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MONTECANINO, RESTI DEL CASTELLO DI VALOROSA

a cura di Pierluigi Bavagnoli

scheda    cenni storici


 

A sinistra: castello di Valorosa, sullo sfondo il corpo centrale più antico, a destra la torre, a sinistra un fabbricato di epoca successiva. A destra: la torre con il piccolo ponte levatoio. In basso: la torre oggi (foto di Giovanni Benzoni).

In basso: Valrosetta, sul lato versante opposto, edificio rurale che conserva tratti dell’antico fortilizio.

 

Particolari dell’antica facciata duecentesca: portale, finestre e feritoia in pietra arenaria  Particolare degli incastri per il ponte levatoio


Epoca: castello XIII-XV secolo.

Stato di conservazione: pessima, la parte posteriore dell’edificio più antico è diroccata.

Posizione: il castello si trova nel territorio della frazione di Montecanino nel comune di Piozzano, in prossimità del torrente Lisone, tra la Val Tidone e la Val Luretta.

Come arrivarci: da Piacenza (36 km) si percorre la SP7 fino a Borgonovo, e si svolta a sinistra imboccando la SS 412 verso Pianello V.T. Si passa Castelnuovo e dopo 2 km circa, alle indicazioni per Aguzzano, si svolta a sinistra sulla SP 33. Dopo 4 km, in prossimità di Cantone, si segre a destra le indicazioni per Montecanino (strada della Polveriera): la strada prosegue ripida fino alla sommità del colle. Lasciata alle spalle la vetta proseguire in costa (SP 65) per circa 1 km in direzione Vidiano. A destra si imbocca lo stradello in discesa che porta al castello. Si badi che non esistono indicazioni.

       

Cenni storici.

Scarsissimi i riferimenti documentali sul castello di Valorosa, originariamente soggetto a Montecanino che lo sovrasta. Di questo potente feudo della Val Luretta Valorosa molto probabilmente ne ha seguito le sorti.

Il castello è costituito da un corpo di fabbrica centrale più antico costruito in conci di pietra ben squadrati, fatti con materiale omogeneo e posati con maestria, da una torre distaccata provvista di piccolo ponte levatoio e da un fabbricato laterale di epoca più recente.

Al corpo centrale del fortilizio si accede da un portalino archiacuto in pietra arenaria. Sulla facciata si fanno notare due finestrelle ed una feritoia, anch’esse fatte con pietra arenaria, poste ad altezza ragguardevole: particolari che consentono a C. Perogalli (Castelli e Rocche dell’Emilia Romagna, Novara 1994) di attribuirne verosimilmente la datazione al XIII secolo.

Recentemente è stato pubblicato un documento processuale del 1293 nel quale, vittima di violenza carnale sulla strada pubblica che porta al vicino borgo di Arcello, si parla di tale Rufina figlia di Jacopo de Valerosa.

Sui Castelli Piacentini, C. Artocchini scrive: «…la località è forse da identificarsi con Valziosa o Valzoiosa, compresa nella giurisdizione feudale assegnata nel 1412 col titolo di Contea, dal duca Filippo Maria Visconti ai fratelli Filippo e Bartolomeo Arcelli. Dai registri degli “Estimi Farnesiani” si apprende che nella seconda metà del XV sec. era di Manfredo Landi».

Nel corso dell’ultimo secolo il toponimo ha subito alcune alterazioni diventando talvolta Valrosa, talaltra La Valorosa.

A far da contrafforte al castello, sul pendio opposto al di là del torrente, sorge Valrosetta, edificio rurale che conserva alcuni tratti dell’antico fortilizio.

  

    

   

© 2010 Pierluigi Bavagnoli (© 2012 Giovanni Benzoni per la foto centrale della torre oggi).

    


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