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CORZANO, RUDERI DEL CASTELLO

a cura di Renzo Bassetti

scheda    cenni storici


I ruderi del castello di Corzano.

 

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Epoca: manca la data certa del primo impianto; si sa che fu distrutto nel 1527.

Conservazione: stato di rudere.

Posizione: N 43° 51' 14.9" E 11° 58' 7.88" .

Come arrivarci: a San Piero in Bagno (sede comunale di Bagno di Romagna) recarsi in piazza Allende e prendere la strada in fondo alla piazza, sulla sinistra. Percorse poche centinaia di metri deviazione segnalata a sinistra. Circa 3 Km di strada asfaltata che risalgono il colle omonimo fino a raggiungere un piazzale dove occorre lasciare l'auto. Proseguire a piedi per stradello ghiaiato (pochi metri) e ci troviamo subito ai piedi dei ruderi del castello. Possibile alternativa: per mulattiera (30 minuti), scandita da via Crucis bronzea. Inizio mulattiera a fianco della chiesa parrocchiale di San Piero.

    

Cenni storici.

Dell'antico castello restano imponenti ruderi, caratteristica la porta ad arco aperta sul vuoto, che si affaccia verso l'abitato di Bagno di Romagna.

Sul lato opposto del colle troviamo il santuario della Madonna di Corzano, edificato nel XVIII secolo (probabilmente sui ruderi della precedente chiesa del castello) e più volte rimaneggiato ed ampliato.

Antico e potente borgo con castello posto sulla cima del colle omonimo (mt. 676).

La sua posizione, nel punto in cui si uniscono le strade che provengono da Forlì (Romipeta) e da Cesena (Sarsinate), ne fa nell'antichità un maniero di grande importanza strategica.

Già di proprietà dei conti Guidi, poi dei Gambacorta ed infine sotto il dominio di Firenze, nel 1527 fu quasi completamente distrutto dai Lanzichenecchi, che al comando di Carlo di Borbone marciavano su Roma.


Alle Rocche di Corzano

Ruderi antichi che la fronte al cielo,
Di sfida in atto, minacciosa ergete
Chi parlerà di voi, di vostra etade
Senza un sospir di duolo e di rimpianto?
Lasciate ch'io su le macerie e i sassi
Fra voi m'assida, e nella quiete amica,
Alla grandezza vostra in cuor ripensi.

Corrado Pazzi

   

  

© Copyright 2009 Renzo Bassetti; pagina pubblicata nel sito appenninoromagnolo.it, e qui ripresentata con il consenso dell'autore.

     


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