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PETINA, IL BORGO MEDIEVALE

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Immagini di Petina.

Il borgo 

In basso: a sinistra i resti del convento di S. Onofrio (XII secolo); a destra un antico mulino ad acqua.

  

 



Epoca: bassomedievale.

Conservazione: discrete.

Come arrivarci: con l'autostrada A3 Salerno-Reggio Calabria: il centro abitato dista solo 5 Km dallo svincolo autostradale per Petina.

 

Cenni storici.

www.unioneclubamici.com: «Probabilmente, i primi insediamenti in quest’angolo dei monti Alburni risalgono intorno all'anno 1000, mentre i primi manoscritti che ne testimoniano l’esistenza, sono del 1174 e sono custoditi nell'archivio del monastero della Badia di Cava Dei Tirreni e nell'abbazia di Montevergine. Le pergamene si riferiscono, rispettivamente, ad un contratto stipulato tra Ugone (signore di Peti­na) ed il Monastero della S.S. Trinità di Eboli per l'affitto di un mulino, ed alla donazione del monastero di S. Onofrio fatta da Ruggiero di Laviano (barone di Petina) al Monastero di Montevergine. Persino una bolla papale di Celestino III cita, nel 1197, il borgo Massa di Petina. ...Il Comune di Petina, in provincia di Salerno, è situato all'interno del “Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano e Alburni”, ai piedi dei monti Forloso e Pietralata, sull'antica via Annina.

La sua origine medievale è ben visibile soprattutto nella struttura del suo centro storico e nei ruderi del “Convento di S. Onofrio” (antica abbazia benedettina del XII sec.), in onore del quale si organizza l'1 e il 2 agosto la festa patronale. Opera di rilevanza storico-sociale è la “Fontana Vecchia”, costruzione risalente agli inizi del secolo scorso. Accanto a palazzo “Monaci” (oggi sede comunale), è da visitare l’antica chiesa parrocchiale di San Nicola di Bari, con un elegante portale in pietra del 1510. L’opera presenta sugli stipiti un finissimo ordito narrativo, simboleggiante il ciclo della vita e della morte. Le volute, nella parte superiore del portale, risalgono al XVIII secolo; la statua di San Nicola, nella nicchia sovrastante fu realizzata nel 1856 da un artigiano (Magalli) di Buccino; all’interno della chiesa, il pulpito cinquecentesco, di forma pentagonale, sulle cui formelle sono raffigurati i Santi: Onofrio, Nicola e Gerolamo, Francesco e Donato da Ripacandida. Petina oggi è anche conosciuta come “il posto delle fragole”, vera attrazione per l’importante produzione della fragolina di bosco» (G.V.).

 

  

  

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