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FORCA DI PENNE, TORRE

redazionale

scheda    cenni storici


 

Forca di Penne (frazione di Capestrano): la torre.

 

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Epoca: basso Medioevo.

Come arrivarci: con l'autostrada A25, uscita Bussi/Popoli; proseguire per 15 km in direzione Popoli/Ofena/Capestrano; da Napoli: con l'autostrada A1, uscita Caianello; seguire le indicazioni per Roccaraso/Sulmona /Bussi.

    

Cenni storici.

Dal sito: www.regione.abruzzo.it

«Collocata nel valico di Forca di Penne, importante percorso tratturale, passaggio obbligato per pastori e greggi, la torre di avvistamento, ancora oggi visibile e in discreto stato di conservazione, spicca su un piano roccioso di appoggio ed è circondata da membrature che testimoniano la presenza di una struttura più articolata sul colle. La torre, di pianta quadrangolare, è alta circa 20 metri e presenta tre aperture su una facciata a testimonianza dei tre livelli in cui era suddiviso l'interno».

Dal sito: www.inabruzzo.it

«La costruzione del massiccio torrione di vedetta tuttora riconoscibile in un ambito paesaggistico affascinante in modo particolare è stata favorita dall’ubicazione strategica del sito. È ancora ben visibile il torrione di forma quadrata che si innalza per venti metri circa sul piano d’appoggio di roccia, circondato da strutture che attestano l’antica esistenza di un più complesso impianto sul colle. Le tre aperture indicano gli originari livelli in cui la torre era divisa al suo interno.

Interessanti in particolar modo risultano le tecniche di costruzione che sono state usate, con l’utilizzo di pietra e mattoni insieme ed è particolare l’impianto di smaltimento delle acque realizzato tramite canali tuttora in parte individuabili.

Il limite sud-orientale del Comitatus Aquilano era segnato dal valico di Forca di Penne, situato a mezza costa, che era anche un rilevante valico del tratturo; con la attigua Popoli difatti, costituiva un passaggio obbligatorio per greggi e pastori. Il presidio militare era poi particolarmente importante se si considerano i rapporti di rilievo con le valli del Pescara e del Tavo e con la valle del Tirino all’interno, tramite le relazioni ottiche con gli altri torrioni che erano sparsi per il territorio.

Dalle prime documentazioni a noi conosciute risulta che il feudo nel 1173 apparteneva alla Baronia di Carapelle ed era costituito da un piccolo centro urbano intorno alla torre, da un monastero in onore di San Vito e da campi coltivati con coloni. Forca di Penne andò ad Ottavio Cattaneo durante la seconda metà del 1500 e poi al granduca de’ Medici quale feudo già abitato. Del convento di San Vito, del borgo e dell’antica rocca sono rimaste solo alcune tracce
».

 

        

    

©2008 - Le immagini sono tratte rispettivamente dai siti www.regione.abruzzo.it, www.abruzzovacanze.net, e www.bonannidocre.com.

                      


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