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CARAPELLE CALVISIO, TORRE, MURA

redazionale

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Carapelle Calvisio: la torre; in basso: il borgo.

 

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Epoca: XII secolo.

Come arrivarci: con l'autostrada A24, uscita L'Aquila Est; proseguire lungo la SS 17 in direzione Navelli; da Napoli: con l'autostrada A1, uscita Caianello; seguire le indicazioni per Roccaraso/Sulmona, L'Aquila.

    

Cenni storici.

Dal sito: www.regione.abruzzo.it

«Ubicata in posizione anomala per una torre, la cui funzionalità è legata nei secoli all'avvistamento e alla difesa, la torre di Carapelle Calvisio è posta in una convalle a circa 70 metri dalle mura del borgo. è alta circa 11 metri e presenta un diametro di 5 metri. La struttura è in muratura continua realizzata in pietra e malta aerea e presenta una copertura a tegole e coppi. La struttura è posta su un terreno privo di vista, cosa che lascia ipotizzare una funzione originaria come stazione di pedaggio o di dogana, sebbene non si abbiano attestazioni attendibili a riguardo. Il piccolo edificio è sopravvissuto felicemente in virtù del suo successivo uso agricolo.

Carapelle Calvisio è centro della baronia di cui facevano parte anche Capestrano, Castelvecchio Calvisio, Carapelle, Castel del Monte, Calascio, Ofena, Roccacalascio e S. Stefano di Sessanio. Nel periodo di Carlo V contava 97 fuochi, nel 1595, 973 e nel 1663, 60. Nel 1317 Carapelle con le sue ville diede un contributo di uomini armati alla città dell'Aquila per una scorreria contro Amatrice. Nel 1357 furono fissati i confini tra la baronia di Carapelle e di Barisciano, verso il Monte Toro. Nel 1448 Carapelle era sotto il dominio del Conte di Celano. Nel 1480 Alfonso d'Aragona Piccolomini, concesse a Ruggeri di Carapelle un terreno di sessantacinque coppe in località Valle Formosa presso il confine con S. Stefano e un casale situato nel borgo di Carapelle quale ricompensa dei servigi e della fedeltà verso il conte e i suoi eredi».

   

  

    

©2008 - Le immagini sono tratte rispettivamente dai siti http://web.tiscali.it/torre_di_carapelle/album.htm e www.viaggioinabruzzo.it. I video (inseriti nel 2014) non sono redazionali

                      


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