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BIBLIOTECA. PROPOSTE DI LETTURA SUL MEDIOEVO

pag. 41

Franco CARDINI

Le cento novelle contro la morte. Giovanni Boccaccio e la rifondazione cavalleresca del mondo

presentazione di Mario Martelli

Salerno Editrice, 2007

 

"1 - Un grande storico indaga i significati culturali, sociali e civili di un’opera da sempre considerata come l’apologia della società borghese, opulenta e corrotta. Considerando il capolavoro come frutto della grande crisi demografica, sociale e religiosa del Trecento, e partendo quindi da un’ampia rievocazione storica della Morte Nera e delle sue conseguenze immediate e remote, Franco Cardini s’interroga sul significato profondo del messaggio rivolto da Boccaccio alla società del suo tempo. vicende raccontate nel Decameron evidenziano la presenza di un messaggio civile, culturale e spirituale che non è affatto epopea e apologia della società borghese fiorentina e dei suoi valori, bensì condanna e superamento di quella e di questi alla luce d’un pieno recupero del messaggio cortese-cavalleresco: l’amore come dedizione totale e disinteressata, il disprezzo del danaro e delle ricchezze materiali, il recupero dell’amicizia e della solidarietà come principi fondanti di vita".

"2 - Nelle dense pagine del Decameron si intrecciano vari e importanti livelli di lettura: la definizione del quadro storico di riferimento, dominato, a livello europeo, da una grande crisi demografica, sociale, culturale e religiosa, determinata in buona parte dal terribile flagello della Peste nera; la fuga da Firenze dei tre giovani e delle sette donne componenti la 'brigata' narrante assume allora per Cardini una valenza particolare: non semplice ricerca di una dilettosa salvezza lontano dal contagio, ma vero e proprio ciclo di psicoterapia di gruppo nel corso del quale ognuno dei narratori procede alla ricerca di se stesso. Lungi poi dal celebrare l’apologia della società borghese e mercantile, il Decameron intende veicolare, secondo l’Autore, la condanna di quella società votata al denaro e al commercio, punita da Dio con la piaga della peste, e il suo superamento in nome del recupero dei valori cortesi e cavallereschi, basati sull’amore disinteressato, sull’amicizia e la solidarietà, sul disprezzo delle ricchezze materiali. Il Decameron, dunque, come 'rifondazione cavalleresca del mondo': una lettura suggestiva e affascinante, che riconosce in Boccaccio l’ultimo uomo del Medioevo, piuttosto che il primo dell’età moderna".

    

 

 


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